“Ascoltiamo sempre una storia…” (A., 5 anni)
“Ieri eravamo i pesciolini che dovevano scappare dal motoscafo…” (G., 4 anni)
“A me piace tantissimo perché possiamo correre forte e fare i giochi con la palla” (N., 5 anni).
Nel contesto della scuola dell'infanzia il progetto di psicomotricità, svolto in collaborazione con la scuola di pallavolo Anderlini che propone per i nostri bambini il progetto Pallandia, si sviluppa attraverso un approccio che fonde movimento, gioco e racconto di storie, seguendo le indicazioni nazionali e integrandole con un metodo specifico.
L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’espressione spontanea del bambino e di stimolarne una vita motoria ricca di esperienze e di sollecitazioni, cercando d’integrare aspetto motorio e psichico. Ogni sessione è introdotta da una storia coinvolgente che l'insegnante racconta, e che diventa il filo conduttore per una serie di giochi di movimento.
Il bambino, sin dalla nascita, esplora il mondo attraverso il proprio corpo: il movimento diventa un mezzo primario di apprendimento, che gli consente di sperimentare, giocare, saltare e correre e che contribuisce al suo benessere fisico e psicologico. In questo contesto l'azione del corpo suscita emozioni e sensazioni, aiuta a gestire il rilassamento e la tensione e permette di acquisire il controllo dei movimenti, sviluppando il coordinamento con gli altri.
La peculiarità di questo progetto consiste nel coinvolgimento attivo delle storie nella psicomotricità: le narrazioni fungono da catalizzatori per giochi e attività motorie, che consentono ai bambini di esprimersi e comunicare attraverso il movimento. Vestendosi di personaggi e situazioni delle storie narrate, i bambini ampliano la consapevolezza di sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Le attività proposte non si limitano al mero movimento, ma integrano l'apprendimento attraverso la musica, la costruzione dell'immagine di sé e lo sviluppo dello schema corporeo. L'approccio informale, i giochi all'aperto, l'utilizzo di attrezzi e spazi dedicati si combinano con la narrazione per favorire la comprensione dei messaggi provenienti dal corpo e per stimolare l'espressione e la comunicazione corporea dei bambini.
Questo approccio inoltre, mira a sviluppare la capacità di percepire, comunicare e orientarsi nello spazio, incoraggiando l'immaginazione e la creatività attraverso l'esplorazione motoria. La psicomotricità diventa così un'opportunità non solo per l'educazione fisica, ma anche per la crescita emotiva e cognitiva dei bambini nella scuola dell'infanzia.